Imparare a suonare uno strumento non è un’attività fine a se stessa.
Studi scientifici molto rigorosi e approfonditi dimostrano come una buona educazione musicale renda i ragazzi più intelligenti e migliori la loro capacità di apprendimento. Gli stessi hanno una resa superiore in matematica, geometria e in lingue, nonostante siano un po’ più impegnati in termine di tempo, poiché devono fare esercizio e suonare in gruppo, anche durante le varie esibizioni concertistiche che si terranno durante l’anno scolastico.
È deduttivo però e poco veritiero, delegare lo studio di questa disciplina, anche se molto formativa, ai soli fini didattici. Tutti sono a conoscenza dei benefici psico-fisici che si possono ottenere dall’applicazione della musicoterapia ma, solo pochi e in particolare chi vive esperienze dirette, può toccare con mano ed essere realmente testimone dei piccoli miracoli quotidiani che si possono ottenere dallo studio sistematico di uno strumento musicale:
l’emissione corretta e controllata del fiato aiuta a correggere difetti di balbuzie;
l’educazione ritmica migliora il controllo motorio riuscendo spesso a risolvere problemi importanti di coordinazione.
i comportamenti anomali e poco consoni sia all’ambiente scolastico sia a quello sociale, gradualmente si attenuano fino a rientrare nella norma.
Dopo poche lezioni si può notare come gli alunni diventano più sicuri, equilibrati e sereni e nello stesso tempo evidenziano una maggiore attenzione e concentrazione sviluppando inoltre un più acuto spirito di osservazione. Tali modifiche saranno permanenti.
La musica e più precisamente lo studio di uno strumento sembra essere l’unica attività che mette in funzione la parte superiore dell’encefalo che direttamente coinvolge in egual misura, l’emisfero destro e quello sinistro, rafforzando le potenzialità del cervello e sviluppando la“multisensorialità”: suonare, infatti, richiede una buona coordinazione dei movimenti e un’integrazione rapidissima degli stimoli visivi, uditivi e motori.
Obiettivo principale dello studio di questa disciplina, offerta dalla scuola gratuitamente (si fornisce all’occorrenza anche lo strumento in prestito d’uso) è quello di far vivere un’esperienza dove tutti i ragazzi sono coinvolti in un percorso di crescita che, attraverso l’impegno per il risultato, l’accettazione e il rispetto delle regole dell’altro, fa in modo che ognuno possa conservare e rafforzare la propria indipendenza.
Studiare musica, aiuta a dare sempre il meglio di sé e diventare comunque, protagonista del proprio futuro, acquisendo una cultura e una sensibilità, da poter spendere durante l’arco dell’intera vita.